Sai, cento anni fa è vissuto un dottore che iniziò a dire che dovevamo allenare gli occhi proprio come facciamo con le gambe e le braccia.
Si chiamava William Oratio Bates, era un medico americano. Lui disse che non dovevamo prendere per partito preso il fatto di peggiorare con la vista per l’età o i difetti. Disse che non avremmo dovuto arrenderci agli occhiali senza fare niente altrimenti sarebbe stato come per un infortunato usare le stampelle senza nemmeno provare a camminare.
Pubblicò a sue spese il suo primo libro autoprodotto, Vista perfetta senza occhiali: il metodo Bates aiutò tantissimi ragazzini a togliere gli occhiali e migliorare i difetti visivi.
Uno degli esercizi di Bates riguarda la messa a fuoco. Ecco, prima osserva un dettaglio vicinissimo: guarda ogni particolare, immergiti nel “vicino”.
Come un binocolo mettiamo a fuoco, vicino-lontano, lontano-vicino. Pupilla che si dilata, pupilla che si contrae. Questo è l’esercizio, allenarsi al cambiamento. Allenarsi a prospettive e punti di vista differenti.
Ora allontana lo sguardo e fissa il punto più lontano dell’orizzonte.
È per questo che abbiamo bisogno dell’orizzonte: per immaginare l’infinito e rilassare la mente nella vastità.