Siamo tutti passanti scettici con tanti ottimi giudizi in tasca, poi un giorno ti capiterà di passare dall’altra parte e allora ti accorgerai che è tutto diverso. Anzi, è uguale ma diverso. I giudizi che hai in tasca sono ottimi, è vero. Se ti apposti e ascolti una coppia che litiga sentirai pronunciare frasi ignobili; i bambini urlano e le madri e i padri anche. Le nonne, dipinte dalle fiabe e dalle tradizioni, come vecchine dai capelli bianchi con romantiche casette nei boschi in attesa di cestini goduriosi, in realtà hanno capelli freschi di messi in piega e ancora sogni bellissimi che a volte le fanno stare sveglie inquiete.
La vita è un posto incasinato. Sentirai cose ignobili dette dagli innamorati, litigi furiosi tra fratelli, centomila pianti inutili e cattiverie mormorate all’orecchio di cui poi ci si pente – o a volte nemmeno ci si accorge. Ci saranno incomprensione, urla, ma anche momenti di splendida bellezza; gentilezza e generosità inaspettata.
Si sbaglia, questo è il fatto. Noi lo chiamiamo errore, i vecchi dicevano: esperienza. Solo se ci passi attraverso puoi comprendere la meccanica di tante cose. Degli ingranaggi sottili che fanno andare avanti le lancette delle persone e delle relazioni, del lavoro, dell’amore e le lancette strambe di un essere umano che cresce. Forse, ma solo forse, si tratta semplicemente del Tempo. Il tempo che passa e fluisce, che ristagna oppure si lancia a perdifiato giù nelle discese dell’esistenza, fra gli ostacoli, le rocce scivolose e i rami a cui aggrapparsi. Il tempo che puoi anche cercare di trattenerlo ma comunque va. E allora tanto vale viverlo.
Ci sono voluti anni per far passare tutta questa vita. La sentirai attraversarti, se oserai buttarti. In questa vita incasinata ci sono giardini abbandonati dove le ortiche si mescolano al profumo dei fiori selvatici – che poi vai a vedere, le ortiche sono amiche generose, con cui fare tisane e tortelloni -. Ci sono gatti, graffi e la ca alma profonda del dormire insieme, abbracciati senza saperlo.
Piano piano nella vita abbandonerai chi non fa per te. A volte sarà doloroso, sì. Ma la maggior parte delle volte accadrà in modo naturale, come la pioggia in un bosco, che sa raggiungere ogni radice e mandare via tutto il resto: ci saranno persone capaci di abitare il cuore per sempre, come il filo di un gomitolo capace di attraversare l’oceano e altre che le porte del cuore le attraverseranno per poi uscirne. A volte il tumulto sarà forte e assordante, a volte i fatti più incredibili della vita avverranno in silenzio.
Siamo dovuti passarci attraverso per accorgerci che tutto può essere il contrario di tutto. E allora un litigio può diventare occasione per riflettere e dirsi, crescere e migliorare; una morte per fare i conti con se stessi; il buio di una notte il luogo dove sentire ciò che non vedevamo col sole; l’evento che non era ancora capitato il modo per dire “adesso capisco”.
Ringrazia ogni sbaglio perché ti renderà più umile. Ringrazia ogni inghippo perché ti renderà più tenace.