Quello che cammina

Una volta, tanto tempo fa, in una terra con troppi nomi e senza confini

si camminava.

Si camminava per scappare, per trovare, per esplorare. Si camminava persino per diventare. E così, piano piano, si iniziava a essere.

Era così che ci si trasformava in sciamani. Sciamano è uno che sa. Perché se hai camminato lo sai che vuol dire.

Ai ragazzi, come prova, l’anziano dava una notte ma che fosse senza luna. Lì, nel bosco intricato e pungente, nel deserto vasto e roccioso, dovevi imparare a orientarti senza vedere.

Quasi tutta la nostra attenzione passa dai nostri occhi, quando funzionano bene.  Ma quando interrompi quello che vedi allora inizi a sentire.

Non è facile non vedere. Le ombre spariscono, ma non per questo sparisce la paura. Le mani diventano antenne, la pelle si trasforma in una carta fotografica. Tu sei il guerriero del buio.

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