Inizio di giugno

i giorni della luce che sembra infinita

e figurati cosa deve essere lassù nel grande Nord.

Sedersi ad aspettare il tramonto

alle nove di sera

e guarda mamma,

come scende in fretta

il sole

siediti qui, vicino a me a guardare il cielo

i piedi nudi per correre

ovunque,

la faccia scura

di terra e di sole

i nostri lavoretti della settimana,

caos di forbici, piantine, palette e fiori, terra e zappette

la prima lucciola dell’estate,

proprio stasera

femmina, immobile:

svegliata dal buio del lungo inverno

dentro il sasso di una panchina

i raduni di chiocciole

fra i muri, nei vasi

sotto la terra.

E poi una chiocciola

solitaria

che attraversa l’aiuola,

accetta la mia insalata omaggio e

supera la piantina che deve crescere,

incredibile,

si arrotola su uno stelo secco e

allunga la antenne, ogni millimetro

uno sforzo estremo verso l’alto

io

una chiocciola

che guardava l’orizzonte

non l’avevo mai vista.

Un aereoplanino

ritrovato su un ramo

da far volare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *