Dicembre 1888

Chissà che tempo faceva quel giorno, io vedo una pipa su una sedia impagliata. L’aria è azzurra, fa pensare a quelle giornate di dicembre con il cielo blu così terso, trasparente. La pipa è di un ragazzo, ha la barba rossa viaggia con in tasca pochi soldi e molti sogni. Anzi, forse uno solo. Esprimere il cuore, lanciarlo via, libero. E l’amore, incontrare l’amore. Ecco, vedi: sono già due. O forse sì, solo uno Amore, passione, espressione colore sogno. La capacità di tenere in mano e inseguire i propri sogni, quello che ci fa battere il cuore Quel ragazzo si chiama Vincent, è arrivato da lontano, dal nord in una piccola città del sud affacciata sull’acqua, sarà per questo che l’aria sembra sempre azzurra qui, anche quando inverno e pizzica un po’ il naso a Arles, nel sud della Francia c’è una casa dentro questa casa c’è una stanza è qui che ha vissuto quel ragazzo di nome Vincent con tutti i sogni, che portava fuori ogni giorno per liberarli fra il vento e l’acqua del canale, dove le lavandaie sciacquavano i panni per ore con le dita arrossate e d’estate il giallo negli occhi campi di grano e girasoli corvi neri come presagi di brutti pensieri nel blu del cielo della mente. Fra le dita teneva tutti i colori, li cullava nella testa e poi dentro al cuore, di notte,quando nessuno sentiva. Credeva si essere solo quel ragazzo arrivato da lontano un signor nessuno, invece i suoi sogni sono arrivati fino a qui
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Maddalena De Bernardi

Giornalista freelance e web writer, scrivo di qualità della vita. Ho un dottorato in etnosemiotica con un progetto di ricerca sui riti di cura. Da qualche anno vivo in un borgo dell'Appennino modenese e mi occupo di resilienza, educazione, meditazione

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