Il cielo azzurro forte
tu che dormiamo scombinati da due notti
i premolari
ruvida la superficie prima liscia
gengiva inquietafar colazione vagabondi
le chiacchiere sparse
la luce della mattina
i caffè
venerdì, ultimo giorno della settimana
il sapore dell’inizio di giugnol’ultimo giorno di scuola
si sente nell’aria.e poi i sorrisi
ritrovarsi con un bicchiere al tramonto
il tuo primo ovetto di cioccolato regalato dalla barista
sorridente sotto la mascherina
l’orto e la luce di fine giornata
tu
seduto in mezzo
sulla terra
gli scarponi di Piero che pianta fagioli
i tuoi due primi passi stamattina
con un mestolo in mano
a sfidare la gravità