La Luminara di Fiumalbo di San Bartolomeo

A Fiumalbo, ogni 23 agosto, quando il sole tramonta il borgo si accende di luce. È la luminara di San Bartolomeo, patrono di Fiumalbo, celebrato la sera della vigilia.

Nel calendario contadino la fine di agosto segna il tempo in cui l’estate “volta pagina”: le giornate si accorciano e il sole smette di bruciare, si alterna ai temporali. Le mattine diventano più umide.

In questi giorni, un tempo, si tornava dagli alpeggi. San Bartolomeo, patrono è il segno di una soglia stagionale.

Nel giorno dedicato al santo pellegrino le donne stendevano dalle finestre lenzuola bianche e coperte ricamate, simbolo di accoglienza. All’arrivo della sera, una ad una, chi abita nel borgo accende le candele, ancora oggi dopo secoli. Le fiaccole illuminano la notte e diventano un rito antico con cui richiamare la luce e trattenerla ancora un attimo. La luce che lentamente si ritira, insieme ai cambiamenti della stagione che inizia ad apparire, le prime foglie gialle, le gocce di umidità che persistono. 

Prima che il cristianesimo riscrivesse i sensi del mondo, i popoli Celti celebravano questo tempo con fuochi e luci: tra le feste di fine estate c’era Lughnasadh, quando si ringraziavano i campi e si invocava la protezione per i raccolti d’autunno. Nei riti romani si accendevano fiaccole per accompagnare le divinità della fertilità e pregare che la luce del sole non se ne andasse dalla terra troppo in fretta.

Con il cristianesimo, la simbologia della luce non scompare, ma si trasforma. La Dormizione di Maria, celebrata il 15 agosto, porta con sé l’antica memoria della bella stagione che “si addormenta”: l’autunno è dietro l’angolo, la luce declina. E così, tra la festa dell’Assunta e quella di San Bartolomeo, la montagna vive il tempo della soglia.

Formaggi da stagionare, farina, mele e pere appena raccolte, nocciole dei boschi da lasciare al sole: si tornava dai prati più alti e il giorno dopo la luminaria, al mattino ci si ritrovava per scambiare, vendere, comprare. Accordarsi, sui matrimoni anche. Fidanzarsi, innamorarsi, danzare con la fine dell’estate e gli ultimi grilli della stagione. E ancora oggi la mattina del 24 agosto, San Bartolomeo, ci si ritrova per il mercato, fra stoffe, campanacci e coperte per l’inverno.

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