Ricordati che i sogni sono mappe. I sogni sono mappe interiori che ci ricordano dove andare, sono mappe del tempo perché raccontano i nostri cambiamenti negli anni. Sono mappe che spesso rischiamo di perdere, nel tran tran della quotidianità e con le priorità a cui a volte nella vita ci capiterà di dover guardare, per raggiungere un obiettivo o pagare una bolletta.
Non sempre i sogni ti portano dritto dove pensi: a volte prendiamo incredibili deviazioni, a volte ci perdiamo nel vortice o sostiamo su una panchina al sole. A volte, più di tutto, ci capita di dimenticarci dei nostri sogni. Invece loro restano lì, come le trame invisibili delle ragnatele, pronte a risplendere e tornare visibili in una mattina umida di rugiada, con un raggio di sole improvviso.
Dicono che i sogni facciano sbagliare strada, ma non è vero. Il fatto è che la vita cambia e noi con lei, così a volte cambiano anche i nostri sogni. Alcuni sono lì da anni, dall’infanzia: quei sogni sono come piccole perle in una magica scatola dei tesori. Dobbiamo tornare ad aprire quello scrigno per ricordarci chi siamo e di cosa abbiamo bisogno per dare piccole pennellate di felicità alla nostra vita.
I sogni ti ricordano chi sei e chi sei stato. I sogni ci ricordano chi vogliamo diventare.
Nel 2012 Ozioma Egwuonwu, speaker e consulente, ha proposto la Giornata Mondiale dei Sogni, che da allora si celebra ogni 25 settembre, per ricordare alle persone che immaginare è un inizio. Immaginare è come disegnare con la mente: da lì nascono i progetti, le invenzioni, persino le scelte quotidiane.
Non tutti i sogni diventano realtà, è vero. Alcuni cambiano forma, altri restano soltanto una scintilla: onora i fallimenti e le occasioni perdute, perché è grazie ai sogni che non abbiamo realizzato che ci siamo concentrati su quelli che hanno dato forma al nostro oggi. Quello che sei adesso nasce dal sogno di ieri, gli sciamani di tutto il mondo lo sapevano e per secoli lo hanno raccontato.
Ogni volta che soffiamo via un sogno e lo lasciamo volare nell’inconscio, iniziamo a chiederci quali sono i nostri desideri. Ed è questo l’importante. Andiamo a vedere anche quelli impossibili, soprattutto quelli difficili: con coraggio e un pizzico di pazzia andiamo a sbirciare nei desideri che crediamo troppo. Osiamo.
Ogni attimo la vita ti ricorda di osare. Come le rondini e le oche selvatiche, le cicogne e i pivieri, che partono per attraversare l’immenso mare sconosciuto, senza sapere come affronteranno il viaggio e cosa troveranno, i pericoli e i cacciatori, eppure vanno, spinti dalla stessa bussola che ci porta verso ciò che ci interessa veramente, ciò di cui non possiamo fare a meno: impariamo a volare, ricordando che l’immaginazione ci indicherà sempre la direzione dei nostri sogni.