Ultima settimana di luglio

L’ultima settimana di luglio inizia con un lunedì che è già 31 perciò faremo finta, per quest’anno, di essere ancora luglio mentre il calendario ci spalmerà già agosto sulla pelle

Torneranno i giorni del silenzio e della calma, adesso no. Ci sono le amicizie, quelle fra le amichette del parchetto e quelle delle mamme, che cuciono fili di relazioni e tessono le tele delle loro vite raccontandosi gli anni e i sogni fra una panchina e un caffè.

Sono giorni di sole, luce forte che entra dalle finestre schermate come ci dicevano di fare i nonni un tempo, con le persiane socchiuse; giorni di pomeriggi lunghi e serate infinite, con i papà che arrivano con le tute da lavoro e le braccia abbronzate oppure il venerdì, quando tutto diventa una festa e il fine settimana sembra interminabile.

L’estate dei tuoi tre anni, voi che urlate da rompere i vetri e poi dormite come sorridenti angioletti. La sabbia, i trattori, le grigliate dove non ci si vedeva da tanto e all’improvviso si ritrova il tempo, come per miracolo. Le malverosa fiorite, i cespugli immensi di lavanda e menta, i profumi intensi, il basilico che cresce lento, le innaffiature serali, le idee su cosa fare e come passare il tempo. Che poi in fondo, non si fa niente. Solo giocare, giocare, giocare. Incontrarsi, cucinare, arrampicarsi e correre, sognare.

Guardare le stelle, a volte. Guarda come sono tante e belle, dici tu. O a volte svegliarsi e stare alla finestra: voglio vedere tutto dall’alto ma dall’alto davvero, eh. E ti dirò “gabbiano!” così i pensieri volano, spieghi, e mi sembra un bellissimo pensiero di poesia.

24 luglio

Hiram Bingham, storico, annuncia agli accademici dell’Università di Yale la scoperta di Machu Picchu in Perù, antica città Inca a 2430 metri d’altezza. Era il 24 luglio 1911 e lo studioso continuerà a scavare, fra rocce ed erbacce, fino al 1915 portando alla luce ciò che oggi è un sito protetto Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, nel 2007 eletto una delle Sette meraviglie del mondo moderno.

7 luglio

In Giappone si festeggia Tanabata, la festa della settima notte: accade durante la notte del 7 luglio, ma anche del 7 agosto, che in cielo si incontrino le stelle Vega e Altair. Secondo la tradizione è il momento giusto per esprimere un desiderio del cuore perché sarà esaudito. In Asia si appende fuori dalla porta un ramoscello di bambù e si scrive su una striscia di carta il proprio sogno, da appendere al ramo e affidare agli spiriti dell’aria.

5 luglio

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Il primo bikini della storia

Quando? 5 luglio 1946

Dove? Parigi, Francia

Chi? Louis Réard insieme a Micheline Bernardini, la prima a indossare un bikini

Che cosa? Siamo nello stabilimento della Piscine Molitor, una piscina molto popolare a Parigi, che esiste dal 1929: è una giornata di splendido sole, 5 luglio 1946. Micheline Bernardini indossa il bikini creato da Louis Réard, il quale si è ispirato all’abitudine delle donne di arrotolare il costume per abbronzarsi meglio, sulle spiagge di Saint Tropez

Si chiama bikini, è il costume scandalo che lascia scoperta la pancia e osa solo due triangoli per coprire il seno. Una settimana prima la notizia dei test atomici degli Stati Uniti sull’atollo Bikini nell’Oceano Pacifico

Poi.. ? Ci vorranno anni per prendere coraggio e ancora per un bel po’ in moltissime spiagge d’Europa ci saranno multe salate per chi osa indossare un bikini. Intanto un’azione densa di conseguenze è stata compiuta: la pelle è finalmente esposta! Mostrare l’ombelico, uno scandalo. L’inizio di una rivoluzione culturale.

Le Five Ws o W-h question sono considerate una delle regole base del giornalismo – Who, What, Where, When, Why – ovvero, chi, che cosa, dove, quando, perché. Tuttavia, nel rocambolesco libro dei giorni della nostra esistenza talvolta il perché è un fatto estremamente sfuggente: a volte ritroviamo solo dopo anni le ragioni segrete che ci hanno condotto a certe scelte, talvolta non le sapremo mai e forse solo dall’alto, invisibili e senza tempo, potremo un giorno guardare ciò che è stato il nostro tempo. Nel frat/tempo conosco un viaggiatore intergalattico che dice sempre “e poi… poi, poi”: la Biblioteca del Tempo nella totale libertà e disordine dei fatti coglie questa parola come ispirazione al cambiamento. Anziché chiederci “perché” sostituiamo “why” con “then”… e poi, cos’è successo? Forse se fossimo più concentrati su ciò che ogni singolo fatto e incontro apporta nelle nostre piccole vite potremmo vedere l’incredibile magica trama delle conseguenze che avvolge ogni singola cellula del mondo.

A proposito, per quanto riguarda il bikini vero è che nel 1946, nel dopoguerra di un’Europa che si stava ricostruendo, i nuovi costumi (di stoffa e in senso morale) scompigliarono le abitudini. Ma, non è del tutto vero che fu la prima vola in assoluto del bikini. Infatti, già sugli antichi mosaici di Piazza Armerina a Enna, in Sicilia, otto ragazze incuranti del tempo che passa giocano a palla. Dichiarata Patrimonio Mondiale Unesco, Villa del Casale e i suoi mosaici sono stati datati fra il 320 e il 370 aC.