Inventario delle cose belle
Le sveglie alle cinque del mattino, con il caffè caldo, le gambe incerte sulle scale e gli occhi che si chiudono
Ascoltare il vento fuori dalle finestre
La sensazione mentale di quando finisci un lavoro e inizi un periodo di riposo, la brezza della vacanza che inizia nel momento in cui fai l’ultima cosa che devi portare a termine
Le docce con il sole, a metà pomeriggio o di mattina, mentre tutti fuori corrono: il lusso di fermarsi
Guardare chi ami mentre dorme
Accarezzare il naso minuscolo di un bambino con la punta dell’indice
Trovare una finestra da dove guardare la pioggia e sperare che non smetta solo perché anche la tempesta sa essere bellissima, specialmente in un giorno di metà estate
Le giornate con gli orari confusi, a svegliarsi quando è buio e dormire con la luce, come da universitari svagati
Il profumo delle cose nel forno che cuociono lente
Il disordine in giro per casa da mettere a posto, ma senza fretta
Continuo a raccogliere istanti per l’inventario delle cose belle da tenere sul cuore…
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La vasca da bagno di questa casa dove viviamo ormai da un po’ ha un abbaino da cui si vedono le nuvole che corrono nel cielo. Da un paio di giorni hai deciso di provare anche tu a fare il bagno in questa vasca di pietre viola che arrivano da lontanissimo, da un posto fra montagne sacre chiamato Uttar Pradesh.
Fa un po’ paura però va bene, mi hai detto la prima volta che l’hai sperimentata. Lasci che l’acqua ti arrivi fino al collo: lanci spugne, boccette, bagnoschiuma e osservi. Perché stanno a galla? Dentro c’è il liquido e l’aria, ci somigliano un po’: dentro noi abbiamo sangue e aria e muscoli e come i tappi di sughero nel lavandino quando giochi in cucina, il nostro corpo galleggia e questo è un buon motivo per non avere paura di lasciarsi andare nell’acqua. Galleggiamo.