I sopravvissuti guardano l’assenza

Maddalena De Bernardi

〰️Loro sono i morti?

no, sono quelli che rimangono.

〰️Che cosa guardano?

Osserva. Dove cade il loro sguardo?
Al centro, nel vuoto.
I sopravvissuti guardano l’assenza.

Chi resta continua a guardare là,
dove stava chi non è più.

Eppure guarda: dall’altra parte anche loro, i morti, continuano a guardare in direzione degli altri. I loro sguardi continueranno a trovarsi e incontrarsi al di là della linea che li divide.

Sai perché? Per amore.
Per amore si attraversano mondi. Per amore si attraversa il tempo, per amore si ricorda e sul ricordo si costruiscono vite intere; si odia, persino. Si combatte e si muore, di nuovo. Per amore si resta, anche se questo dovesse voler dire morire di nuovo.

〰️Perché le facce non si vedono?

Perché i visi se li porta via la morte. Il tempo si porta via le voci e i dettagli. Non sappiamo più sono stati. Non possiamo ricordare ma nemmeno dimenticare. I loro capelli, il modo di parlare, lo sguardo, il sorriso: ognuno è un mondo e lo abbiamo perso.

Eppure loro sono ancora qui, sai? Chi se ne va lascia dietro una scia di piccole impronte: sono scritte nei baci che ci siamo dati, nelle parole dette e nelle idee, negli abbracci, nelle azioni, nelle aspirazioni.

Sono sulla nostra pelle, nelle cellule, nei pensieri.

A cucire la Storia è un invisibile microscopico filo arrotolato che abbiamo chiamato Dna e non contiene solo il colore dei nostri occhi, ma anche i sogni, gli amori, le storie e le guerre che hanno fatto vivere e morire chi adesso non c’è più.

C’è un filo infinito che si srotola dall’inizio del mondo a oggi e cuce insieme la fine all’inizio.
Non conoscerai in faccia tante persone che non ci sono più, eppure sono presenti. Sono dentro il tuo cuore e loro lo sanno come lo sai tu: l’ amore sa viaggiare nel tempo.

Il cuore batte anche per gli assenti. Continua a vivere anche per chi non ce la fa.

Sei l’ultimo anello di una catena infinita.
Un giorno sarai grande e ci sarà una nuova generazione dopo di te.

Ogni nuova generazione continua la precedente. Perché le nuove generazioni, le persone che vengono dopo di noi, sono alberi nati dai semi che osiamo lasciar cullare al Tempo.

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