A spasso per biblioteche: Biblioteca Delfini di Modena

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La biblioteca Delfini in corso Canalgrande 103 a Modena è una delle realtà che partecipa al polo delle Biblioteche Comunali insieme a Crocetta, Giardino e Rotonda. Ognuna ha una storia differente, che si intreccia al territorio e allo spazio della città in cui si trova collocata, come i 400 mq della biblioteca Crocetta (di cui un terzo dedicato alla sezione ragazzi) nella cosiddetta Palazzina Pucci dell’ex mercato Bestiame: un complesso realizzato dall’architetto Mario Pucci tra il 1947 e il 1951 all’interno dell’ex quartiere industriale noto come “Sacca”.

Nel caso della biblioteca Antonio Delfini la storia inizia già qui, in questa strada che è considerata una delle più belle d’Italia: corso Canalgrande. Proprio così: canal-grande, questo nome ci riporta alla storia scomparsa, di quando Modena, come altri luoghi di questo territorio, era una città d’acqua percorsa da canali. A Modena, capitale del Ducato Estense, la corte si trasferì il 13 gennaio 1598, dopo la morte a Ferrara del duca Alfonso II d’Este, che pur con tre matrimoni non lascerà eredi: la corte estense rimarrà nella città fino al giugno del 1859. I canali di Modena erano nove: a formarli le acque del fiume Secchia, Panaro, insieme alle acque delle sorgenti che confluivano nel bacino chiamato “casa delle acque”, sotto il Palazzo ducale Estense. Il canale Naviglio era il piú grande, una vita navigabile fino al Po e a Venezia, percorsa da imbarcazioni, commerci e viandanti che affrontavano il viaggio con lo sguardo perso in quell’intricato paesaggio fluviale, fatto di canneti e acqua, guidati dai barcaioli.

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Corso Canalgrande, che incrocia la via Emilia e segna il cuore di Modena, arriva fino al Giardino Botanico e al Parco Ducale Estense, un antico giardino che secondo i documenti esisteva già nel Cinquecento, a ridosso del castello trecentesco dimora della nobile famiglia. Aperto ai cittadini nel 1739 dal duca Francesco III, oggi è il parco storico della città e patrimonio culturale della regione. Dopo aver incrociato Corso Cavour, a sinistra troviamo le Scuderie Ducali, oggi Accademia Militare, mentre a destra si indovina il profilo del lato orientale del Palazzo Ducale. Più avanti, oltre a Palazzo Tardini e l’edificio Sassoli de’ Bianchi, casa natale dell’architetto ducale Francesco Vandelli, corso Canalgrande ci accompagna fino al civico 103: palazzo Santa Margherita, che ospita la Biblioteca Civica Antonio Delfini. Qui si trova anche la sede del Museo della Figurina e la Galleria Civica).

Nel 2016 la biblioteca Delfini di Modena ha ricevuto l’eredità dell’avvocato Ettore Gandini, scomparso il 3 febbraio all’età di 77 anni. Nel testamento, datato 16 novembre 2015, Gandini aveva istituito erede la Biblioteca Delfini del Comune di Modena. La biblioteca, un archivio dove si raccolgono libri e si preserva il sapere dalla furia del tempo. E poi non solo, perché ogni biblioteca è in grado di diventare, grazie al lavoro di tanti e la passione di chi varca questi spazi, luogo di incontro, socialità e relazione fra le persone: posti capace di fare informazioni, transgenerazionale e transculturale.
Riguardo ai beni librari, la biblioteca Delfini ha ereditato il patrimonio della Biblioteca Civica, sorta alla fine del 1970 come biblioteca di quartiere.

Sembra che una Santa Margherita, risalente al 1197, si riferisse a una piccola chiesa sorta dopo l’ampliamento della città del 1188. Dal Trecento proprietà dei Canonici di sant’Agostino, qui si racconta di uno splendido orto, con alberi da frutto e pergolati dove godersi l’ombra fra piante in fiore e rampicanti. Lo spazio attuale di Palazzo Santa Margherita è il risultato degli interventi di ristrutturazione, in stile neoclassico, effettuati nel 1830 su disegno dell’architetto Francesco Vandelli. Affidato alla Società Operaia del Mutuo Soccorso, dal 1874 diventerà ricovero per poveri e bisognosi, con il Patronato pei Figli del Popolo.

La Biblioteca Delfini di Modena è uno degli spazi toccati dal Festival Passa la Parola, che ha portato in giro per la città libri e lettori trasformando i luoghi abituali in un altrove dove immaginare nuove storie e avventure grazie alla passione per la letteratura.

Biblioteche comunali di Modena: orari

Biblioteca Delfini
Lunedi dalle ore 14.30 alle 20
Da martedì a sabato dalle ore 9.30 alle 20.

Bibliotea Poletti
Lunedì dalle ore 14.30 alle 19.
Da martedì a venerdì dalle ore 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 19.
Sabato dalle ore 8.30 alle 13.

Biblioteca Crocetta
Da lunedì a venerdì dalle ore 15 alle 19.
Giovedì e sabato dalle ore 9 alle 12.30.

Biblioteca Giardino
Da lunedì a venerdì dalle ore 15 alle 19.
Martedì e sabato dalle ore 9 alle 12.30.

Biblioteca Rotonda
Da lunedì a sabato dalle ore 9.30 alle 19.

Qui trovi le iniziative aggiornate delle biblioteche comunali di Modena
A proposito, hai tempo? Nel polo delle biblioteche comunali di Modena sono attivi i gruppi di lettura: si tratta di appuntamenti nati per parlare di libri, riflettere, pensare e ispirarsi, insieme. Il gruppo di lettura è uno spazio aperto dove leggere, fare amicizia, ascoltare, incontrare. A Modena sono attivi gruppi lettura, gestiti da associazioni culturali cittadine, in diversi giorni della settimana. Se desideri condividere il tuo tempo ecco le informazioni per diventare volontario in biblioteca. Qui trovi i prossimi appuntamenti dei gruppi di lettura di Modena. Se ci vai, torna a raccontare.

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