Ultimo giorno di luglio

Fra i sorrisi di una giornata semplice e bellissima….
le mani stanche e soddisfatte di quando metti a posto cose, stanze, situazioni – oggi la legnaia – che ti lasciano la polvere addosso e l’anima leggera
la meraviglia di quelle giornate in cui hai la sensazione di aver fatto tanto e aver vissuto ogni ora, sarà perché ti sei svegliato alle sei con il profumo di caffè e le fette calde tostate e la marmellata di ciliegie e il burro e poi il riposino sul divano a metà mattina e tutti gli orari strani e scombinati che sono la cosa bellissima della vita in generale e dell’estate in particolare
un piccolo viaggiatore intergalattico che non si arrende al tramonto. ‘namo, dai – andiamo
Dove?
Là. LLLà
A fare benzina, papà
Indossare la felpa di un amico
I giochi, le scale e gli scivoli
La casetta con i libri del book sharing
La fontanella con la testa a forma di pesce e l’acqua che si accende e spegne
La luce arancione del tramonto che scende fra i crinali delle montagne ritagliate come sagome di carta
E poi?
“Biletta! Apta!” la birretta e l’acqua con le bolle
Uno talallo – un tarallo, uno! gli aghi di pino, le sdraio di tela e legno ma in versione gnomo per i bambini piccoli che ci si mettono sopra e si sentono grandi
La luna, i libri da sfogliare mentre si aspetta
Il buio blu e le prime stelle
Tornare a casa con la testa piena di sogni e sorrisi

L’ultimo pensiero della giornata: quanto vogliamo imporre noi la nostra visione e quanto decidiamo di lasciarci contaminare? Che siano i figli, il cane, il gatto, i compagni di vita o la coinquilina che diventa per sempre, la famiglia è un sistema in cui tutti dovrebbero, e possono, influenzare l’altro. E allora non solo dare le regole, specie ai più piccoli, ma anche lasciarci inondare dalle loro prospettive sul mondo e da quello che la vita ci lascia scoprire ogni giorno, anche e soprattutto nelle situazioni che non avremmo mai immaginato

E poi. Papà che guarda le stelle. La finestra aperta e l’aria della notte quasi fredda, le montagne scure all’orizzonte. Una musica lontana. Tu che appoggi la mano sul mio braccio mentre dormi. Un libro bello. La lanterna accesa. Il segnalibro della Pimpa con le foglie e l’autunno che è già dopodomani