9 novembre 1989: la caduta del muro di Berlino

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Per anni ha diviso Berlino in due: eretto in una notte il 13 agosto del 1961, con il muro ci sono state Berlino Ovest e Berlino Est, una di fronte all’altra; due volti che si guardano, vicini e separati da una distanza inesorabile. Il muro di Berlino è stato abbattuto il 9 novembre 1989, quando il governo tedesco-orientale dichiara la riapertura delle frontiere con la repubblica federale.

Inizialmente l’intento del governo è di mantenere confidenziale la decisione di riaprire i confini di modo che le procedure dei permessi possano essere organizzate gradualmente nei giorni successivi. È grazie a un giornalista italiano se la notizia si diffonde a macchia d’olio, improvvisa e totale come una fiamma accesa nella notte.

Il 9 novembre 1989 viene convocata una conferenza stampa alle 18 durante la quale viene data comunicazione che il Politburo, Ufficio politico del comitato centrale del partito comunista, ha deciso che tutti i berlinesi dell’Est hanno diritto ad attraversare il confine con un appropriato permesso. Alle 18:53 Riccardo Ehrman, il corrispondente ANSA da Berlino Est, chiede una precisazione in merito all’entrata in vigore delle nuove regole di viaggio, Reiseregelungen. Schabowski cerca freneticamente fra le carte a disposizione e non trovando riferimenti nella velina, azzarda una risposta che rimarrà nella memoria della Storia: “Per accontentare i nostri alleati, è stata presa la decisione di aprire i posti di blocco. (…) Se sono stato informato correttamente quest’ordine diventa efficace immediatamente”.

L’annuncio di Schabowski è trasmesso in diretta televisiva. I confini vengono presi d’assalto e le guardie sono costrette ad aprire i posti di blocco: ogni controllo sull’identità risulta impossibile. Un’immensa folla fatta di berlinesi che non si vedono da anni e che da anni vivono fianco a fianco, invisibili vicini, si riversa per strada. I bar nelle vicinanze del muro offrono birra, famiglie intere si riabbracciano dopo 28 anni.
Il 21 luglio 1990 l’ex bassista dei Pink Floyd Roger Waters con The Wall – Live in Berlin, evento indimenticabile nella storia della musica, celebra la caduta del muro di Berlino trasformando il concerto live in una festa rituale collettiva. All’evento partecipano in qualità di ospiti Bryan Adams, The Band, Paul Carrack, Thomas Dolby, Marianne Faithfull, James Galway, Jerry Hall, The Hooters, Cyndi Lauper, Ute Lemper, Joni Mitchell, Paddy Moloney, Van Morrison, Sinéad O’Connor e gli Scorpions. Durante un’intervista in radio, In the Studio with Redbeard, Roger Waters aveva dichiarato che The Wall avrebbe potuto essere eseguito dal vivo solo dopo la caduta del muro: era il luglio 1989, di lì a pochi mesi la riunificazione della Germania sarebbe diventata realtà. Al concerto di Waters erano stati invitati artisti come Bruce Springsteen, Eric Clapton, Peter Gabriel, Joe Cocker e Rod Stewart, tuttavia nessuno di loro diede la disponibilità.