25 novembre

Svegliarsi ascoltando la pioggia
a occhi chiusi

ballare in cucina

mettere il naso nell’aria umida mentre
quasi spiove

e poi

rifiutare il passeggino
fare cik ciak nelle pozzanghere
sentire la nebbia in faccia, come un velo
fare ahhhh e respirare il cielo
le nuvole
sedersi sul gradino di una casa sconosciuta
di fianco a un gatto che fa le fusa

pranzare insieme a chi ami
il morbido di un berretto di lana sulla testa
aggiungere un legno al fuoco del cammino
bagnarsi i piedi e i capelli ma non importa

scaldare le mani sotto la maglia,
dentro la pelle
del cuore
il respiro calmo
fra i tetti
la nebbia che si impiglia nei rami

di nuovo,
a occhi chiusi
scorre

suono
di
pioggia

quando un bambino ti prende per mano e ti porta dentro il suo mondo accade una magia,
tu diventi piccolo e lui grande
scambiarsi l’altezza è un atto di meraviglia
e indipendenza
esplorazione
esperienza

è la lezione dei

primi passi

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