La morte

Quando compii diciotto anni lei si ammalò gravemente.
Pochi mesi prima era morto il suo cane, Birillo.
Lei gli era molto legata, era il suo compagno di viaggio.
Quel cane era vecchio e malconcio, mi pesava portarlo fuori perché era goffo e lento.
Poi quando morì mi sono reso conto che la vita non ci porta via nulla, siamo noi a gettare via le grandi occasioni.
Quello che conta lo vedono in pochi, e solo dopo che è scomparso.

Pochi giorni prima di morire mia nonna disse:
«Le persone passano il tempo a cercare di afferrare la vita, ma poi
quando accade qualcosa di spiacevole si rendono conto di
quanto tempo hanno buttato via.
Vivi, non usare il tempo che la vita ti ha dato a disposizione per proteggerti dalla
sofferenza.
Chi ha ricordi meravigliosi conoscerà il dono della vita».

Le ultime parole di mia nonna furono:
«Sono molto stanca, ora vorrei riposarmi»
Davide Munaro