Camminare d’inverno

i cani sdraiati nella neve,
a guardare l’infinito
camminare d’inverno,
quando il sole in un attimo sparisce
l’aria che ha una luce viola e arancio
le dita ghiacciate
il gatto nero selvatico che non vedevamo da mesi che riappare all’improvviso e resta a osservarci a debita distanza
il fuoco nei camini, le strade silenziose, i pomeriggi assordanti e poi silenziosi all’improvviso, le tazze di caffelatte, la musica jazz, immaginare un concerto,
fermarsi
immobili
a guardare il fosso che qualcuno al momento pronuncia ffoffo
l’acqua che scorre
innarestabile
fra gli alberi e il muschio
ci rapisce il fluire dell’acqua
lo ammiriamo così, senza far niente
e pensare a come sembrerà strano, come sempre, quando il freddo sarà un ricordo e d’estate avremo di nuovo infradito e gambe nude e nel fosso il ghiaccio si sarà sciolto

14 gennaio ’22

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Pubblicato da

Maddalena De Bernardi

Giornalista freelance e web writer, scrivo di qualità della vita. Ho un dottorato in etnosemiotica con un progetto di ricerca sui riti di cura. Da qualche anno vivo in un borgo dell'Appennino modenese e mi occupo di resilienza, educazione, meditazione

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